La scomparsa di Anna Maria Bietti Sestieri, Socia della nostra Accademia dal 2013, segna un lutto nella ricerca, non solo italiana, nel campo della preistoria e, in particolare, della protostoria. La sua tesi di laurea, sostenuta all’Università di Roma con Massimo Pallottino, fu incentrata sulla facies villanoviana di Capodifiume presso Paestum. Con la studio della necropoli di incineratori scavata dal padre P.C. Sestieri allora Soprintendente alle Antichità di Salerno e Potenza, la sua attenzione fu rivolta a quel periodo che, da un lato, precede la storia documentata dai testi scritti, dall’altro segna forse il culmine della parabola disegnata dalle società umane non letterate.
Anna Maria Bietti Sestieri ha principalmente indagato i gruppi sociali attivi in Italia e in Sicilia, contribuendo alla loro conoscenza in particolare con lo scavo e l’edizione, rapida e completa, della necropoli di Osteria dell’Osa, presso Roma. Così è anche per l’edizione dei risultati conseguiti nell'indagine sull’insediamento del Bronzo finale di Frattesina nel Polesine, da dove provengono reperti che collegano il sito alla Grecia micenea.
La sua padronanza della materia oggetto del suo studio, le ha permesso di redigere pubblicazioni complessive e manuali relativi ai problemi di teoria e di metodo della ricerca, oltre che numerosi articoli specialistici, editi nelle più autorevoli riviste internazionali del settore. La sua carriera si è esplicata per lo più nelle Soprintendenze Archeologiche; ha anche tenuto la cattedra nell’Università del Salento ove ha insegnato dal 2006 al 2013 come Professore Ordinario di Preistoria e Protostoria.
È stata Presidente del Centro Italiano di Preistoria e Protostoria dal 2003 al 2009. Il suo metodo di studio ha contribuito ad introdurre in Italia l’attenzione antropologica nella ricerca archeologica, in particolare protostorica. Un tale portato del mondo scientifico anglosassone in quello italiano, di tendenza metodologica autarchica e talvolta germanica, ha provocato anche reazioni contrarie, portando a schieramenti opposti in quel campo del sapere.
Pur nella diversità, se non opposizione, tra gli specialisti del settore l’insieme di essi ha riconosciuto ad Anna Maria Bietti Sestieri il fecondo contributo che le scoperte e gli studi da lei condotti a termine hanno portato all’avanzamento delle conoscenze e delle riflessioni interpretative e ricostruttive di quel cruciale periodo nel quale inizia la storia scritta, rendendo l'illustre studiosa scomparsa una delle protagoniste dell’archeologia dell’ultimo cinquantennio.
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Anna Maria Bietti Sestieri è mancata a Roma il 2 luglio 2023