Ora inizio giorno 1: 11:00
Luogo: Roma - Palazzo Corsini - Via della Lungara 10
Sala: Scienze Fisiche
C’è sempre stata un’”altra” memoria: dalla mnēmē e anamnēsis dei filosofi greci fino a Bergson, e oltre, la figura della duplicazione ha caratterizzato la riflessione sulla memoria, identificando regimi operativi in cui hanno prevalso, volta a volta, la volontà o l’involontario, l’esercizio intellettuale o l’affettività, l’artificio o la natura, l’abitudine o il genio, il fisico o lo spirituale, l’ordine nello spazio o l’ordine nel tempo, ecc. Di fronte a questa millenaria diversità di prospettive, rimane tuttavia affascinante la sfida di datare un’idea e riconoscere l’avvento di un nuovo tema letterario. Benedetta Papasogli, studiosa dei grandi moralisti e scrittori della letteratura francese, si propone nella sua Lettura di esplorare la preistoria della moderna memoria affettiva. Di fronte alla tradizione oggettiva delle arti della memoria, che va a morire nell’età moderna, di fronte al lungo primato della memoria intellettuale, l’‘altra’ memoria, questa sconosciuta – quale si affaccia sulla scena letteraria tra Sei e Settecento – si presenta come “memoria del cuore”, secondo la particolare ricchezza semantica che l’idea di cuore riveste nell’età di Pascal e della tragedia, dei moralisti classici e dei primi romanzi moderni. Due tradizioni specifiche arricchiscono la preistoria della memoria affettiva: da una parte il filone cortese e barocco della rêverie, dall’altra i metodi di meditazione basati sul risveglio dei sensi interiori in vista di ottenere un effetto di presenza. Nel corso dell’incontro verranno poste due domande: poiché la memoria affettiva è sempre una memoria sensoriale, quali sono i sensi coinvolti in questo processo, e come varia il loro uso da un’epoca all’altra? Poi: se la memoria affettiva è un fenomeno psicologico che a un certo momento viene alla ribalta dell’attenzione, da quando e in quali modi entra in una poetica del genere narrativo come un elemento strutturale e determinante? La posta in gioco dell’inchiesta è dare il giusto risalto a un entroterra non abbastanza esplorato nei suoi rilievi antropologici, etici ed estetici, e dilatare l’orizzonte dietro pagine celebri della letteratura contemporanea.