La Biblioteca oggi
La Biblioteca è divisa in tre sezioni: la Sezione Corsiniana; la Sezione Accademica, che conserva il nucleo originario della Biblioteca cesiana, l'Archivio Storico e i volumi pervenuti o per lascito o per donazione o per acquisto all’Accademia; la Sezione Orientale, costituitasi nel 1924 a seguito della donazione, da parte di Leone Caetani, della sua ricchissima biblioteca di orientalistica, aggiuntasi al Fondo Michele Amari, acquisito nel 1889. Tra i principali fondi della Sezione Accademica figura quello Verginelli-Rota (manoscritti e stampati alchemici ed ermetici), che si inserisce nel solco di interessi già documentati nella biblioteca lincea delle origini. Da menzionare, inoltre, il fondo storico artistico Caetani-Lovatelli, le collezioni librarie un tempo appartenute all'Accademia d'Italia (1926-1944), i numerosi volumi donati da Benito Mussolini, il fondo del poeta romano Pascarella, oltre ai corposi carteggi dei maggiori scienziati italiani dei secoli XIX e XX, quali Marconi, Volterra, Levi-Civita. Una sintetica descrizione di tutti i fondi posseduti dalla biblioteca è accessibile in questo sito.
La biblioteca promuove un'attenta politica di conservazione, incremento e valorizzazione delle collezioni e a tal fine ha avviato un’intensa campagna di digitalizzazione e di riproduzione facsimilare (dai cataloghi a schede, a stampa e a volume ai codici, ai carteggi archivistici), che ha visto la collaborazione, a titolo di esempio, dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana.
La biblioteca, sempre nell’ottica della valorizzazione del proprio patrimonio, allestisce mostre, alcune delle quali sono state inaugurate dal Presidente della Repubblica, e cura visite guidate (ad esempio la prima domenica del mese). Alla conservazione delle collezioni si affianca la politica delle acquisizioni, che talora si volgono al mercato antiquario (si veda il recente acquisto di alcuni disegni provenienti dal Museo cartaceo di Cassiano dal Pozzo e di alcuni volumi appartenuti a Federico Cesi). Nel settore dei periodici, la Biblioteca continua l'antica tradizione accademica dei doni e dei cambi, ripristinata da Quintino Sella, Presidente dell'Accademia dal 1874 al 1884.