Biblioteca dell'Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana e il suo patrimonio
I fondi di argomento storico artistico ed archeologico
La Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana ha acquisito già da tempo diversi fondi librari di argomento storico artistico ed archeologico, in gran parte già catalogati tramite il Sistema Bibliotecario Nazionale al quale aderisce fin dal 1991.
La presenza di tale materiale consente di annoverare la biblioteca accademica tra i centri romani di ricerca e documentazione sulla storia dell’arte e sull’archeologia e contribuisce ad orientare le nuove acquisizioni.
Già nel 1926, in seguito alle disposizioni testamentarie di Ersilia Caetani Lovatelli (1840 –1925) archeologa e studiosa di antichità, animatrice di un salotto letterario e culturale nella Roma della seconda metà del secolo e prima donna a diventare socia dell’Accademia dei Lincei, la biblioteca si arricchisce di una preziosa raccolta di libri prevalentemente di argomento storico artistico e di storia dell’antichità, tra i quali sono pregevoli raccolte di incisioni settecentesche e volumi di letteratura e poesia con dediche autografe di personaggi come Gabriele D’Annunzio o Giosuè Carducci.
Di più recente acquisizione (1973) è il fondo donato dallo storico dell’arte Mario Salmi (1889 –1980), anch’egli linceo, che comprende circa 3500 volumi e documenta gli interessi dello studioso, prevalentemente orientati alla storia della miniatura e alla storia dell’arte toscana tra Medioevo e Rinascimento. Sia il fondo Caetani –Lovatelli che il fondo Salmi, per esplicita richiesta dei donatori, hanno la peculiarità di veder rispettata nelle sale della biblioteca dove sono conservati la stessa divisione per argomento che gli studiosi avevano immaginato per la loro raccolta privata.
Nel corso degli anniOttanta del secolo scorso la biblioteca si è arricchita della collezione libraria dello storico dell’arte Giulio Romano Ansaldi (donazione 1982) e del fondo di Marcelle Harari – Gorla (donazione del 1985 completata nel 2003), caratterizzate dalla presenza di moltissimi e spesso rari cataloghi di mostre tenute in Italia e all’estero, relativi soprattutto all’arte moderna e contemporanea.
Da citare infine anche la piccola raccolta libraria dello storico dell’arte Piero Tomei (donazione del 2003), prevalentemente orientata alla documentazione dell’arte a Roma nel Quattrocento e la ricca biblioteca (completata da una fototeca) del socio linceo Antonio Giuliano (1930 –2018), donata a partire dal 2009 e comprendente testi di archeologia, storia dell’arte ed antiquaria.
Quella di riservare una particolare attenzione ai testi di storia dell’arte è una consuetudine ereditata dalla biblioteca Corsiniana dove, tra i numerosi testi dedicati alla nascente disciplina, si trova anche una copia particolarmente preziosa ed interessante (postillata da più mani) dell’edizione giuntina delle Vite di Giorgio Vasari ed il settecentesco catalogo del primo e per molto tempo unico museo pubblico di Roma, il Capitolino, inaugurato nel 1734 durante il pontificato di Clemente XII.
Quando nel 1896 Adolfo Venturi (1856 –1941), socio linceo dal 1922, riesce ad ottenere l’istituzione della prima cattedra di storia dell’arte in Italia sceglie il fondo di grafica corsiniano, attorno al quale era stata costruita una ricca raccolta di repertori, testi di commento o di studio, come nucleo costitutivo del futuro Gabinetto Nazionale delle Stampe, prima istituzione nel nostro paese ad occuparsi di un settore della materia allora considerato non di primaria importanza.
Legenda
Fig. 1 Catalogo manoscritto del fondo librario di Ersilia Caetani Lovatelli
Fig. 2 Timbri ed ex libris dei fondi librari