Presa di posizione della Commissione Ricerca sull’agricoltura biodinamica
giugno 2021
Il Diavolo è nei dettagli. E i Senatori della Repubblica Italiana non prestano attenzione ai dettagli. Solo così si può spiegare come la Camera Alta di un Paese che fa parte del G8 e attualmente presiede il G20 possa, nelle pieghe di un DDL inteso per la tutela e sviluppo dell’agricoltura biologica, aver votato quasi all’unanimità a favore delle pratiche dell’agricoltura biodinamica. Attribuendo all’agricoltura biodinamica la stessa dignità dell’agricoltura biologica. Anzi, assimilandola a questa. Il dettaglio è proprio qui: biologico e biodinamico possono sembrare termini simili - e in generale tutto ciò che ha il prefisso “bio” è oggi percepito come “naturale” e quindi sano e salutare. Ma l’agricoltura biodinamica è qualcosa di assai diverso. Talmente diverso che il nostro Senato dovrebbe riconoscere come grave errore l’avere attribuito alla biodinamica uno status tale da poter essere addirittura sostenuta e incentivata a spese dei contribuenti. .
L’agricoltura biodinamica prevede infatti pratiche basate su insensate credenze esoterico/astrologiche che sembrano uscite da un trattato di stregoneria. Pratiche che non solo non hanno alcuna base scientifica o empiricamente dimostrabile, ma risultano addirittura grottesche e in molti casi ripugnanti. Pratiche che, se verranno adottate, getteranno discredito sul marchio di qualità del nostro Paese, che il DDL intende invece valorizzare e tutelare.
Non solo: va infatti sottolineato che in Italia “biodinamica®” è marchio registrato dell’associazione privata Demeter, a cui quindi dovrebbero essere pagati diritti da chiunque di questo marchio volesse fregiarsi. Questa associazione privata, se il DDL venisse definitivamente approvato nella forma licenziata dal Senato, avrebbe di fatto parola nella distribuzione di fondi pubblici.
Non desideriamo entrare nel merito degli interessi che possono aver indotto a inserire l’agricoltura biodinamica in questo DDL. Per alcuni aspetti la vicenda ricorda quella del metodo Stamina: si deve però imparare dagli errori del passato, e soprattutto evitare di ripeterli. Auspichiamo quindi con convinzione e forza che, come a suo tempo nel caso Stamina, la Camera dei Deputati emendi la legge.
Il biologico è ormai una realtà importante del nostro sistema agroalimentare - così come l’attenzione verso la salubrità degli alimenti - e questo DDL è non solo opportuno ma tempestivo e necessario.
Il biodinamico però non può e non deve assolutamente rientrare in questo DDL. E’ necessario e sufficiente che questo termine venga eliminato dal testo.
I pareri espressi dalle Commissioni Lincee rientrano nella loro autonoma responsabilità.