Il 6 giugno è scomparso improvvisamente Manlio Pastore Stocchi, socio dei Lincei dal 2005, nazionale dal 2013. Italianista completo, da giovane si era avviato agli studi scientifici, per poi passare alla ricerca umanistica. Autore di studi impegnativi su tutto l’arco della letteratura italiana, ha condiretto la Storia della cultura veneta e animato, sul piano organizzativo non meno che con eccellenti contributi personali, varie iniziative su Dante e Petrarca, cui ha dedicato molti studi importanti. L’interesse per la scienza, antica e moderna, lo ha accompagnato per tutta la vita, con ricadute importanti in vari suoi scritti. La profonda, completa dottrina classica gli ha permesso di venire a capo dell’ardua edizione della seconda centuria della Miscellanea di Poliziano, insieme con il suo mastro Vittore Branca . Studioso del Rinascimento, ha esteso i suoi interessi all’Arcadia, che ha reinterpretato correggendo pregiudizi antichi e moderni e mettendone in luce la funzione nazionale. Lettore curioso e insaziabile, gli si devono saggi sul territorio, pochissimo frequentato, della poesia in latino del XVIII secolo. Su Foscolo, e specialmente sull’Ortis, ha scritto lavori importanti. Di carattere insieme cordiale e schivo, ha seguito nella sua lunga carriera molte tesi di laurea su autori ignoti o dimenticati, che in parte hanno contribuito alla documentazione di Musisque Deoque, una ricchissima base di dati dedicata ai testi della poesia latina classica e postclassica, promossa insieme con Paolo Mastandrea. Socio di varie accademie, era Vice Presidente dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti, dove era apprezzato come conferenziere di gran classe e suggeritore di indagini sempre nuove.
Tra le sue pubblicazioni più recenti, i volumi Forme e figure. Retorica e poetica dal Cinquecento all’Ottocento, Firenze 2008; Memoria del paterno governo. Sentimento civile e inflessioni della letteratura nel tramonto della Serenissima Repubblica, Venezia 2009; Dante Alighieri, Epistole Ecloge Questio de situ et forma aque et terre, [Testo, traduzione e commento] a cura di M. Pastore Stocchi, Roma-Padova 2012; Il lume d’esta stella. Ricerche dantesche, Roma 1913; Rime degli Arcadi I-XIV, 1716-1781. Un repertorio, Roma 2013 (con M. L. Doglio); Pagine di storia dell’Umanesimo italiano, Milano 2014. Per Mucchi, Saggi e divagazioni tra letteratura e vita civile (2014). Collaborava fra l'altro a una nuova edizione commentata delle opere di Dante, all'edizione nazionale degli scritti di Antonio Canova, all'edizione nazionale delle opere di Angelo Poliziano, alla raccolta e alla informatizzazione di tutta la poesia italiana in latino dal 1265 al Rinascimento.
Per l’Accademia Nazionale dei Lincei e per le scienze umane lascia un grande vuoto, umano e scientifico, che sarà difficile colmare
Giorgio Parisi Roberto Antonelli
7 giugno 2021