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Scomparso Peter Maitlis eminente figura nel campo della chimica inorganica

Date: 
Wednesday, 13 July 2022

Photo credit: University of Sheffield

Il 18 maggio 2022 è mancato a Londra, all'età di 89 anni, il professor Peter Maitlis, eminente figura nel campo della chimica inorganica, Socio Straniero nella Categoria III (Fisica, Chimica e applicazioni) dell’Accademia Nazionale dei Lincei dal 1999.

Nato a Berlino il 15 gennaio 1933, Maitlis ha appena quattro anni quando le leggi raziali inducono la sua famiglia ad emigrare in Gran Bretagna. È qui che compie i suoi studi per poi proseguire la sua formazione scientifica in Università prestigiose negli Stati Uniti (Cornell e Harvard) e in Canada (McMaster University in Hamilton). Tornato nel Regno Unito nel 1972, è nominato professore di chimica presso l'Università di Sheffield dove insegna per circa trenta anni.

Maitlis si distingue nel campo della chimica organometallica. Inizialmente concentra i suoi studi sul palladio e nel 1971 pubblica quella che diventa la sua opera maggiore, The Organic Chemistry of Palladium, che promuove l'uso di questo metallo bianco-argento del gruppo del platino nei processi industriali di idrogenazione. Dimostra che il palladio diventa un efficace catalizzatore per la riduzione di alcheni ed alchini mediante la formazione di un legame covalente palladio-carbonio.

Dalla metà degli anni ‘80 Maitlis si concentra sui metallomesogeni, un termine da lui coniato a significare "complessi metallici di leganti organici (uno ione o una molecola) che tramite il legame con un atomo di metallo, presentano proprietà liquido-cristalline (mesomorfiche)".

Oltre all’attività di ricerca il Professor Maitlis svolge incarichi di alto prestigio nella Royal Society, di cui è Fellow, ed acquisisce una preziosa esperienza nel campo dell’organizzazione e gestione della ricerca nel National Research Council.

Linguista di talento, conoscitore di almeno otto lingue, Maitlis si è tenuto al passo con l'attualità scientifica, politica e sociale fino alla fine dei suoi giorni. Ed è anche come un grande amico dell’Italia, dove ha intrattenuto rapporti con vari gruppi di ricerca, che desideriamo ricordarlo.

 

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