I Lincei per l'infanzia
Documento della
Commissione Scuola
dell'Accademia Nazionale dei Lincei
Dopo ampia discussione, la Commissione Scuola dell’Accademia dei Lincei ha deciso di avviare in alcuni poli della Fondazione “I Lincei per la Scuola” una attività di formazione del personale docente delle scuole dell’infanzia. L'iniziativa si propone di progettare e sperimentare percorsi didattici per l'insegnamento della Matematica a bambini nella fascia di età 3-6 anni, con l'intento di estendere successivamente la sperimentazione ad altre materie scientifiche
Le motivazioni alla base di questa scelta sono due.
Innanzitutto la comunità scientifica internazionale, spesso attraverso contributi di membri dell’Accademia dei Lincei, è sempre più convinta dell’esistenza di periodi sensibili nell’apprendimento. E’ necessario dare ai bambini la possibilità di vivere esperienze educative adatte al loro sviluppo cognitivo, anche e soprattutto in età prescolare. Alcune specifiche curiosità e la relativa capacità di concentrazione necessaria a porre le basi cognitive dell’apprendimento appaiono infatti molto precocemente. Lasciarle inutilizzate ai fini didattici significa sprecare le naturali potenzialità dei bambini.
In secondo luogo, vanno ricordate le numerose esperienze significative cui il nostro Paese ha dato vita in questa direzione. Si pensi, a titolo di esempio, alle proposte di Montessori, delle sorelle Agazzi, o più recentemente di “Reggio Children”. Tuttavia rispetto a tali esperienze la comunità educativa è rimasta piuttosto frammentata ed isolata, specie in confronto ad altre Nazioni (soprattutto dell'Europa settentrionale) che hanno sviluppato studi e pratiche educative in modo più organizzato.
Come già detto, l'attività di formazione che si intende promuovere riguarderà come primo passo l’apprendimento dei primi concetti matematici e scientifici. E’, appunto, solo un primo passo, il primo gradino di una scala da percorrere. La scelta è suggerita dal fatto che sulla Matematica la letteratura, sia da un punto di vista neurofisiologico che pedagogico, è molto vasta: dunque il tema sembra essere particolarmente adatto per iniziare l'attività suddetta.
Nei primi anni della sperimentazione le attività dei vari poli potranno essere ispirate a tradizioni culturali anche piuttosto diverse. La costante verifica e discussione dei risultati ottenuti sarà un'utile occasione per promuovere un confronto a tutti i livelli sull’educazione in questa fascia di età.
Alcune caratteristiche essenziali delle attività previste saranno però comuni a tutti i poli della sperimentazione. In particolare, una caratteristica fondamentale sarà il coinvolgimento di docenti di scuola dell’infanzia nella progettazione e gestione degli incontri di formazione: si prevede che questi docenti siano i protagonisti principali della formazione, soprattutto nella parte laboratoriale. Le proposte avranno come motivazione centrale le esigenze del bambino. Lo sviluppo degli incontri, mantenendo a livello di motivazioni un rigoroso impianto teorico, sarà basato soprattutto su attività molto concrete.
Infine, è prevedibile che l'attività qui prefigurata sarà un volano per l’organizzazione di incontri, a livello nazionale e internazionale, in cui poter diffondere le idee che emergeranno nelle attività dei vari poli e confrontare le loro basi teoriche, favorendo per tale importante argomento l’inserimento della comunità scientifica italiana in un contesto internazionale.
Prevedibilmente, l'avvio di una attività innovativa per il contesto nazionale e di ampio respiro come quella delineata necessiterà, con il procedere delle azioni concrete, di una struttura organizzativa di sostegno e di finanziamenti adeguati. E' auspicabile che questi oneri organizzativi e finanziari siano coperti non solo dall'Accademia per il tramite della Fondazione, ma anche da interventi mirati e di durata pluriennale dei Ministeri competenti.
I pareri espressi dalle Commissioni Lincee rientrano nella loro autonoma responsabilità.