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È scomparso Terenzio Cozzi, economista e socio linceo

Date: 
24/01/2022

 È scomparso Terenzio Cozzi, professore emerito dell’Università di Torino, già ordinario di Economia politica dal 1970. Nato a Portogruaro (VE) il 28/04/1939, Cozzi si laureò in Economia e Commercio all’Università Cattolica di Milano nel cui Collegio Universitario fu, per merito, studente. Ai Corsi di economia politica tenuti da Siro Lombardini, suo maestro, divenne compagno ed amico di molti altri che sarebbero diventati professori alla Università di Bologna e alla Cattolica in quella scelta ideale della economia come scienza sociale per il bene comune. Dopo Siro Lombardini ,sua maestro alla “Cattolica” dapprima e poi a Torino, alla Università di Cambridge ,dove prese il PhD, suoi maestri furono Richard Goodwin e Luigi Pasinetti.

Divenne professore ordinario giovanissimo, trentenne, per i suoi importanti contributi alla teoria della dinamica economica. La sua attività scientifica fu continua su temi di sviluppo, di macroeconomia, di teoria del valore e della distribuzione, sui cosidetti teoremi di Modigliani e Pasinetti, sul ciclo economico. Fu un autentico interprete di quella scuola dagli economisti “italo-cambridgiani” che fecero capo a Piero Sraffa e Luigi Pasinetti ma anche a J. M. Keynes e Johan Robinson Fu anche un profondo conoscitore del pensiero economico dei Classici e della teoria Keynesiana, dove pure diede dei contributi originali. Molto si interessò anche di grandi economisti italiani ed in particolare di Luigi Einaudi. Con queste grandi personalità egli ebbe, in modo diretto o per contiguità intellettuali e scientifiche ,affinità elettive ma mai esclusive o antagonizzanti per i diversi punti di vista.

Componente del Comitato scientifico della Fondazione Luigi Einaudi di Torino dal 1973, e per molti anni suo presidente, fu anche Consigliere di Amministrazione dell'Università di Torino dal 1971 al 1974 e membro del Comitato Scientifico di Economia Politica, rivista della Società Editrice il Mulino dal 1983 e del Comitato Editoriale de il Mulino dal 1989 al 1993, anno in cui entrò a far parte del Consiglio di Amministrazione.

Membro del Comitato n. 10 (Economia) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) dal 1988 al 1994, fu VicePresidente dal 1990 e Presidente dal 1993 del CORIPE di Torino, Consorzio per il Master in Economia, e Presidente di STOREP, Associazione nazionale per la storia dell'economia politica, dall'istituzione nel 2002 al 2006, ne fu in seguito presidente onorario.

Dal 1999 membro del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Carlo Alberto di Moncalieri e della Fondazione Collegio Carlo Alberto dal 2004, dal 1995 al 1999 membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana degli Economisti, ne fu Presidente dal 2007 al 2010.

Presidente dell’Edizione Nazionale degli scritti di Luigi Einaudi per i tipi della Banca d’Italia, Cozzi è stato Socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei dal 1994 e dell’Accademia delle Scienze di Torino dal 1974.

Rigoroso professore universitario, si dedicò ai suoi studenti e allievi con molta dedizione, pubblicando anche importanti manuali sia generali che settoriali sullo sviluppo economico, tra cui ricordiamo: Movimenti in equilibrio nell'analisi macroeconomica, G. Giappichelli, Torino, 1966; Sviluppo e stabilità dell'economia , Fondazione L. Einaudi, Torino, 1969; Teoria dello sviluppo economico, il Mulino, Bologna, 1972; nuova edizione 1979;"A Comparison between Goodwin's Normalised General Coordinates and Pasinetti's Vertical Integration Methods" in K Velupillai (ed.), Nonlinear and Multisectoral Macrodynamics, London, Macmillan, 1990; (con S. Zamagni) Economia politica , Bologna, il Mulino, 1989; 2nd ed. 1982; 3rd ed. 1994; T. Cozzi, R. Marchionatti, Piero Sraffa's political economy: a centenary estimate, Routledge, 2001; T Cozzi, S. Zamagni, Principi di economia politica, Bologna, il Mulino, 2004-

In sintesi ebbe impegno civico, esercitato anche nelle istituzioni per le quali si è speso. Quanti lo hanno affiancato nell’Università, nella Fondazione Luigi Einaudi di Torino, nell’Accademia dei Lincei lo ricorderanno come personalità animata da spirito costruttivo e generoso.

“Salutiamo con rimpianto un uomo schivo, uno studioso appassionato che si è sempre distinto per la grande umiltà, anche nei confronti dei suoi studenti”, ha commentato Roberto Antonelli, Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

 

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