Tu sei qui

La Socia Martelli figura centrale dell'etruscologia italiana

Date: 
22/02/2024

 

Marina Martelli (1943-2023) ha costituito una figura centrale dell’etruscologia italiana per tutta la seconda metà del XX secolo.

Dopo gli studi universitari nella natia Bologna, il servizio nelle soprintendenze archeologiche di Agrigento e di Firenze e presso l’Ufficio Centrale del Ministero per i Beni Culturali, è divenuta professore associato presso l’università di Urbino. In seguito, come professore ordinario, da Urbino è passata all’università della Tuscia a Viterbo, nella quale ha terminato la sua carriera.

Numerose sono state le sue partecipazioni a convegni, come le organizzazioni di mostre. La sua vasta produzione scientifica si è incentrata sulle produzioni vascolari figurate greche ed etrusche, su una lunga diacronia, sui prodotti delle cosiddette arti minori come l’oreficeria e la glittica. La sua minuziosa e approfondita conoscenza delle realtà archeologiche si è ampiamente manifestata nei suoi scritti: nei quali non ha mancato di rilevare quanto riteneva errato fosse contenuto negli altrui scritti. In ciò Marina Martelli ha dimostrato quanto il suo animo e la sua concezione della ricerca non cedevano a considerazioni di opportunismo. Così che non le sono mancate difficoltà nei rapporti all’interno del suo ambito di attività: ma altrettanti sono da numerare gli apprezzamenti riscossi. Marina Martelli ha sempre scelto di firmare i propri scritti senza aggiungere al suo il cognome del consorte che le mancò prematuramente. Anche in questo, oltre ad un profondo riserbo, si rivela sia forza della sua autonoma personalità.

Categoria: 
soci_scomparsi