Il 18 ottobre 2021 è mancato Sante Graciotti, Prof. emerito della Sapienza Università di Roma (già Prof. ord. di Filologia slava).
Sante Graciotti, nato a Osimo (Ancona) il 1 dicembre 1923 da Sisinio e Adele Villani, ha frequentato, privatamente, le scuole medie, il ginnasio e il liceo, presso i Francescani delle Marche, conseguendo la maturità presso il Liceo di Fabriano nel 1947, e completando (presso i Francescani) gli studi di filosofia e teologia. Nel 1952 ha conseguito il diploma in paleografia, archivistica e diplomatica presso l’Archivio di Stato, laureandosi poi (1953) in Lettere e Filosofia – con una tesi su L’itinerario poetico di Torquato Tasso nel “Mondo creato” – presso l’Università Cattolica di Milano.
Perfezionatosi in Filologia moderna (con specializzazione in Filologia slava) presso l’Università di Roma (1954-57), sotto la guida del prof. Giovanni Maver (socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei), dopo due lunghi soggiorni di studio in Jugoslavia (1956) e in Polonia (1958-1960) ha ottenuto la Libera docenza in Filologia slava (1961) e ha insegnato per incarico questa disciplina presso l’Università Cattolica. Vincitore nel 1964 del concorso a cattedra di Filologia slava, ha insegnato presso l’Università Cattolica, dapprima come prof. straordinario, poi come prof. ordinario dal 1965 al 1971. Passato nel 1972 all’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, vi ha insegnato Filologia slava presso la Facoltà di Lettere e Filosofia ininterrottamente fino al pensionamento (1997).
Nel 1969 ha fondato con altri colleghi l’Associazione italiana di Filologia slava, divenuta poi Associazione italiana degli Slavisti (AIS), di cui fu eletto primo Presidente. In questa veste, ha rappresentato l’Italia nel Comitato Internazionale degli Slavisti (MKS); nel 1978 è stato eletto Vice-Presidente del MAIRS – Associazione internazionale per lo Studio e la Diffusione delle Culture Slave, attiva sotto l’egida dell’UNESCO fino alla caduta del Muro di Berlino; è stato inoltre Segretario generale dell’Association d’Études du Sud-Est européen. Dal 1963 al 2003 ha collaborato con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, dove ha ricoperto, tra gli anni ’80 e ’90, prima le funzioni di vice-direttore e, dal 1993, di co-direttore dell’Istituto Venezia e l’Oriente, promuovendo numerosi convegni e incontri di studio con tutti i paesi dell’Europa orientale.
È stato chiamato a far parte di numerose Accademie Nazionali, tra le quali l’ Accademia Nazionale dei Lincei (socio corr. dal 1984, socio naz. dal 1993), Accademia polacca delle Arti (1990), l’Accademia Polacca delle Scienze (1991), l’Accademia Ucraina delle scienze (1993), l’Accademia Croata delle scienze e delle arti (1997).
Ha ottenuto inoltre il dottorato honoris causa dalle università di Tarnovo (1981), Cracovia (1987), Breslavia (1989), Varsavia (1989), e ha ricevuto numerosi altri riconoscimenti scientifici, come la decorazione d’onore (“za golemite zaslugi”) dell’Accademia delle scienze di Bulgaria (1984), il diploma d’onore della Société européenne de culture (1992), la medaglia d’oro “per lo sviluppo delle scienze sociali” dell’Accademia delle scienze della Repubblica Ceca (1998) e il Premio Vatroslav Jagić della Società filologica croata.