|
|
Attività Accademici Lincei
|
Documenti e notizie
|
|
IL LAVORO DELLA COMMISSIONE COVID-19:
QUATTRO NUOVI DOCUMENTI ON LINE
Commissione Covid-19
In queste ultime due settimane, la Commissione Covid-19 ha lavorato alla stesura di quattro nuovi documenti ufficiali pubblicati sul sito istituzionale dell'Accademia:
La fase 2 dell’epidemia, che cos'è, come prepararsi
La Fase 2 dell'emergenza consiste in una progressiva riduzione delle misure di contenimento della fase 1 (la fase epidemica). Il passaggio dalla fase epidemica alla fase 2 implica che le istituzioni siano in grado di diagnosticare, trattare e isolare i casi di COVID-19 e i loro contatti (1-3). Scuole e attività imprenditoriali possono riaprire solo a condizioni precise e buona parte della vita normale può riprendere con cautela. […]
COVID-19 in tema di Economia
L’Italia, l’Europa e in larga parte il mondo intero sono stati colpiti contemporaneamente da quattro gravissime crisi: sanitaria, economica, finanziaria e sociale, che si intrecciano in vario modo con le pre-esistenti crisi ambientali e politico-istituzionali. […]
COVID e Contratti
Si analizza il trascurato tema delle modulazioni provvisorie che debbono essere introdotte nel diritto dei contratti per tener conto del fatto che molte attività di impresa non hanno potuto svolgersi per oltre tre mesi. […]
Coordinamento europeo nella difesa contro le epidemie
[…] Una pandemia, come un evento climatico, non conosce confini, e per prevenirne la diffusione, o attenuarne l’impatto, è necessaria una strategia comune di risposta, possibile solo se vengono integrate maggiormente le politiche sanitarie dei vari paesi, potenziando le strutture esistenti o creandone di nuove. […]
|
|
LA LOGGIA DIVENTA DIGITALE
Tour virtuale
Dal 6 maggio al link http://vcg.isti.cnr.it/farnesina/loggia/ è disponibile un sistema interattivo grazie al quale si potranno osservare a una distanza ravvicinata sia le storie di Amore e Psiche, opera di Raffaello, Giulio Romano e Giovan Francesco Penni, sia il particolarissimo pergolato e le specie animali realizzati da Giovanni da Udine su disegno di Raffaello a Villa Farnesina, la residenza di Agostino Chigi, il famoso e ricchissimo banchiere morto cinque giorni dopo Raffaello e suo munifico committente.
L’apposito web digitale su progetto scientifico del Socio linceo Antonio Sgamellotti e del Conservatore di Villa Farnesina Virginia Lapenta è stato sviluppato in collaborazione con Eliana Siotto e Gianpaolo Palma del Visual Computing Lab ISTI-CNR e consentirà all’utente di immergersi e navigare liberamente nella “Loggia digitale”, esempio del lavoro di squadra di Raffaello e i suoi allievi la cosiddetta “bottega di Raffaello”.
Il sistema permetterà, da una parte, di esaminare gli elementi figurati del ciclo pittorico arricchiti da informazioni di carattere storico e tecnico-artistico; dall’altra, di distinguere con maggiore facilità le 170 specie presenti nei festoni vegetali e le 50 figure di animali rappresentate nelle vele della volta.
Si potrà così godere di tutti quei dettagli pittorici difficilmente osservabili dalla normale distanza di visione della volta (8 metri), nonché avere le informazioni botaniche, zoologiche, iconografiche e quelle dei risultati ottenuti da analisi scientifiche non invasive. […]
|
|
|
RAFFAELLO E AGOSTINO CHIGI
Mostra
Agostino Chigi (1466-1520), splendido mecenate e ricchissimo banchiere del papa, ha rappresentato sul versante finanziario e imprenditoriale ciò che Raffaello Sanzio (1483-1520) ha costituito sul piano artistico e intellettuale nella Roma del tempo.
Il sodalizio fra il banchiere senese e il pittore di Urbino è stato non solo un rapporto di committenza, ma una vera e propria amicizia. Un legame cresciuto col tempo e segnato da incarichi sempre più importanti, perché il Sanzio ha messo mano a opere dedicate ai momenti centrali della vita (matrimoni, come nelle logge di Galatea e di Psiche) e della morte di Chigi (le due cappelle funerarie), che avvenne a soli cinque giorni di distanza da quella dell’artista, l’11 aprile 1520. La serie inizia con l’affresco della Galatea (1512 ca.), nell’omonima loggia della Villa Farnesina, in contemporanea con la commissione per la cappella Chigi in S. Maria della Pace, cui seguirà il più ambizioso sacello di S. Maria del Popolo. Quest’ultimo, nelle intenzioni di artista e committente avrebbe costituito un unicum per la bellezza dei marmi, lo splendore dei mosaici nella cupola, le statue dei profeti ispirati alla statuaria classica, e per l’unità delle arti – pittura, scultura, e architettura – che concorrono a creare un insieme di inedita efficacia comunicativa. Chigi fa poi progettare a Raffaello le stalle in forma di palazzo, di cui rimangono pochi resti su via della Lungara e che, inaugurate con un banchetto, furono al centro di un celebre invito al papa. […]
|
|
LEONARDO A ROMA: LE RAGIONI DI UNA MOSTRA
Mostra
Si è da non molto conclusa la mostra Leonardo a Roma. Influenze ed eredità (Roma, Villa Farnesina, 3 ottobre 2019 - 12 gennaio 2020), prima tra le iniziative de Il Trittico dell’ingegno italiano, con cui l’Accademia Nazionale dei Lincei intende celebrare i centenari di tre grandi figure: Leonardo, Raffaello e Dante.
Il soggiorno di Leonardo a Roma, tra il 1513 ed il 1516, è uno dei periodi meno noti dell’attività del Maestro di Vinci. Sappiamo che egli giunse nell’Urbe per volere di Giuliano de’ Medici, il colto fratello di papa Leone X, che sperava di avvalersi delle conoscenze di Leonardo nell’ingegneria e nell’architettura militare.
La città, nel fulgore del Rinascimento maturo, riluceva delle grandi imprese di Michelangelo e Raffaello e della sfarzosa vita di corte del papa mediceo. Alloggiato con i suoi discepoli in un appartamento al Belvedere Vaticano, Leonardo vedrà Roma attraverso quello che Carlo Vecce ha definito «un sogno, una visione a lungo vagheggiata della grande bellezza dell’Antico, nutrita dei racconti di amici e maestri contemporanei».
A Roma, Leonardo mantenne costante l’interesse per l’anatomia umana – studiandola, finché gli fu consentito, nell’ospedale di S. Maria della Consolazione – e per l’antichità, senza peraltro mai abbandonare la pratica della pittura, da lui sempre intesa come sintesi di arte e scienza. […]
|
|
|
A DECADE OF AGILE
Results, challenges and prospects of Gamma-ray astrophysics
New publication
This volume is an important achievement of the AGILE space project, being an excellent representation of the scientific and technical contributions of the Team and of the international community to gamma-ray astrophysics during the last years.
A number of crucial scientific results have been obtained since the AGILE launch in 2007, and the Mission has always been at the forefront of exciting observations and difficult investigations. The gamma-ray universe is rich in challenging phenomena and surprises. The AGILE Symposium held in December 2017 at the Accademia Nazionale dei Lincei provided an occasion to discuss the newest observations and present the last frontier of knowledge.
The Silicon detector technique at the heart of the AGILE gamma-ray measurements in space is an achievement of experimental particle physics, and Italian laboratories have been leading the path towards innovation for decades. The first talks and contributions in this volume summarize the path towards the current state-of-the-art, and demonstrate the strong link between particle physics and astrophysics. Today, the AGILE and Fermi groups and associated community lead the development for new challenging space missions (e-ASTROGAM, AMEGO) that may become real in the near future. […]
|
|
LEONARDO IN TRADUZIONE
Dalla Gioconda di Calamatta all'attività editoriale dei Lincei
Nuova pubblicazione
Nell’ambito delle iniziative che l’Accademia Nazionale dei Lincei ha dedicato, nel 2019, alle celebrazioni su Leonardo da Vinci, va ricordata la mostra organizzata negli spazi di Villa Farnesina dal titolo Leonardo in traduzione dalla Gioconda di Calamatta all’attività editoriale dei Lincei.
La recente uscita editoriale del catalogo scientifico va ad arricchire l'elenco dei titoli delle pubblicazioni lincee.
L’esposizione, frutto della collaborazione tra l’Accademia dei Lincei e l’Istituto Centrale per la Grafica, mette a fuoco e documenta alcuni episodi della fortuna europea del Vinci tra Otto e Novecento, a partire dal lavoro di Luigi Calamatta (1801 -1869), che ebbe la possibilità di tradurre in incisione la Gioconda del Louvre tra il 1825 ed il 1857.
Le splendide matrici in rame documentano, anche da un punto di vista tecnico, il fervore per la sperimentazione di nuove modalità per la riproduzione delle opere d’arte, alla vigilia della diffusione di un nuovo, rivoluzionario, mezzo come la fotografia che di lì a poco avrebbe profondamente cambiato il modo di studiare la storia dell’arte ed il mercato delle incisioni di traduzione.
Le stampe, tirate con una tecnica che unisce bulino, acquaforte e puntasecca sono accostate ad altre opere di Calamatta, realizzate durante il lungo lavoro per l’incisione del dipinto leonardesco […]
|
|
|
LA"REGINA" DELLE ISCRIZIONI
Le Leggi di Gortina all’Accademia Nazionale dei Lincei
Patrimonio
In una delle sale dell’Accademia Nazionale dei Lincei – la Sala Dutuit – è custodito un “reperto” assai singolare, il calco della monumentale epigrafe che porta incise le Leggi di Gortina: la più ampia iscrizione a carattere giuridico finora recuperata dall’antichità.
La “regina delle iscrizioni”, come fu giustamente chiamata da Domenico Comparetti, è alta 1,70 m e lunga ben 8,71 m, ed è datata alla prima metà del V sec. (480/450 a.C.). Era originariamente collocata lungo il muro perimetrale di un edificio circolare, forse il Bouleuterion della città cretese, e fu successivamente rimontata nel muro esterno dell’Odeon di epoca romana (I sec. d.C.), dove fu scoperta nell’agosto del 1884 da Federico Halbherr (1857-1930).
L’iscrizione è nota anche con il nome di Dodekadeltos, poiché il testo bustrofedico è disposto su dodici colonne e ordinato su quattro file sovrapposte di calcare locale (poros) di altezze diverse. Si tratta del più antico codice civile che la civiltà greco-cretese ci abbia lasciato, in cui si fondono diverse tradizioni giuridiche antiche.
La necessità di acquisire e ricollocare il prezioso reperto in un luogo più sicuro comportava tuttavia una spesa ingente di circa 10.000 franchi, tanto che il Syllogos di Candia – come ricorda persino un avviso sull’American Journal of Archaeology del 1894 – chiese aiuto alla comunità internazionale degli studiosi in cambio della realizzazione di calchi che potessero arricchire le collezioni epigrafiche europee. […]
|
|
BIBLIOTECA DELL'ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI E CORSINIANA
Il Fondo fotografico di Antonio Giuliano
Fondo librario e archivio fotografico
Antonio Giuliano (1930-2018), già professore di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana, è stato socio nazionale linceo. Dal 2009 ha donato all'Accademia Nazionale del Lincei la sua biblioteca e la sua ricca fototeca.
Il fondo è costituito da volumi ed estratti (circa 5.000), fotografie (oltre 20.000), oltre a negativi e microfilm.
La collezione libraria comprende testi di archeologia, antiquaria, classici latini e greci, carte leopardiane. Si aggiungono ai volumi citati anche una sezione di testi ed estratti scelti, per lo studio dell’età federiciana. L'ingente fondo fotografico - che documenta il vasto panorama visivo dello studioso, dei suoi campi di interesse e delle sue esplorazioni - si divide in tre sezioni: archeologia (8.000 immagini), antiquaria (13.000) e età federiciana. Tutte le fotografie della sezione archeologica sono state realizzate da Antonio Giuliano tra gli anni '50 e '80 in Italia, nei paesi del Mediterraneo e in Asia centrale.
I temi principali sono l'archeologia classica e il mondo greco-romano, ma vi sono comprese intere sezioni dedicate all'arte bizantina, alla tardoantica e altomedievale, senza esclusione dell'arte e dell'architettura islamica e della prima rinascita classica promossa da Federico di Svevia. La sezione antiquaria raccoglie, inoltre, la documentazione sulla "fortuna'' dell'antico - uno dei temi particolarmente cari a Giuliano - con rare foto di disegni e codici manoscritti rintracciati in varie biblioteche del mondo, principalmente europee e nordamericane. […]
|
|
|
|
|
|
|
|