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Siamo sulla strada giusta. Intervista a A. Mantovani

Siamo sulla strada giusta. Ma la guardia resti alta. Il virus è sconosciuto 

Stralci dell'Intervista all'immunologo  Alberto Mantovani - Socio dell'Accademia e direttore scientifico dell’Istituto Humanitas  (di Alessandra Corica)

© la Repubblica  del 25 marzo 2020

MILANO — «Siamo sulla strada giusta. Ma credo sia ancora pericoloso cantare vittoria, perché abbiamo a che fare con un nemico che non conosciamo. E perché le partite si vincono sempre al novantesimo».

L’immunologo Alberto Mantovani, lo scienziato italiano più citato al mondo, direttore scientifico dell’Istituto Humanitas e professore emerito dell’Humanitas University, dice di essere nelle «retrovie di questa guerra. La prima linea è quella degli operatori sanitari che assistono i pazienti e pagano un prezzo altissimo in termini di contagi. A loro dobbiamo assicurare tutto il sostegno possibile».

Professore, i dati degli ultimi tre giorni fanno intravedere una luce in fondo al tunnel. 
«Sono dati incoraggianti. Che però ci dicono che si deve continuare così, con le misure draconiane in atto. Tanto al Nord, più colpito finora, quanto al Sud: in un secondo momento potremo ragionare su come mitigare il contenimento, ma non ancora».

Su cosa ci si deve concentrare adesso? 
«La cura e l'assistenza dei pazienti rimane prioritaria. Dal punto di vista della ricerca, un fronte da esplorare è quello della immunità e degli anticorpi: il più grande esperto al mondo di coronavirus, Ralph Baric, anche sulla base dell'esperienza della Sars ritiene che il Sar-CoV-2 lasci una ""traccia immunologica"" nel nostro organismo almeno per un arco che va da 6 a 12 mesi. È dai saggi degli anticorpi, ossia dalla loro misurazione, che si potrà iniziare a ""tracciare"" il virus nella popolazione. Dal punto di vista epidemiologico, ma non solo».

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E un vaccino? Quando potremo averlo? «Oggi sono in corso una ventina di studi, tra cui uno a Pomezia, dove già hanno sperimentato con successo il vaccino contro Ebola. In modo realistico, ci vorranno almeno 18 mesi prima di avere un vaccino. Che poi dovrà essere prodotto non in milioni, ma miliardi di dosi».

L'articolo integrale disponibile sul sito La Repubblica online https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2020/03/24/news/albert_mantovani_siamo_sulla_strada_giusta_ma_la_guardia_resti_alta_il_virus_e_sconosciuto-252225521/

Autore: 
Alessandra Corica
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