Cento anni fa nasceva la meccanica quantistica per fornire una descrizione dei fenomeni che avvengono a livello atomico e molecolare dove le leggi della fisica classica non bastano più. La chimica quantistica è la disciplina che punta a comprendere come funzionano atomi e molecole e aiutare a prepararne di nuove. Per celebrare questo evento si è tenuto all’Accademia Nazionale dei Lincei un incontro dal titolo: “1925: dai numeri quantici al sistema periodico: una rivoluzione in chimica”. Infatti, se la tavola periodica degli elementi era stata intuita da Mendeleev molti anni prima, è solo con il principio di esclusione di Pauli del 1925 che questa prende forma rigorosa in modo da spiegare perché ogni elemento occupa una data posizione. Questo e altri importanti presupposti della meccanica quantistica hanno rivoluzionato la chimica, permettendo di capire come si formano e si rompono i legami chimici, prevedere la forma delle molecole e la struttura di liquidi e solidi, comprenderne le proprietà. La chimica computazionale (o quantistica) ha come obiettivo quello di risolvere le complesse equazioni matematiche alla base del comportamento della materia e nel convegno si è messo in evidenza il contributo fondamentale di questa disciplina allo studio di nuovi farmaci, alla messa a punto di processi sostenibili, alla progettazione di materiali con proprietà inusuali o allo studio di molecole presenti nello spazio interstellare. Oggi, cento anni dopo la nascita della meccanica quantistica, c’è una nuova rivoluzione all’orizzonte, l’intelligenza artificiale che promette di aprire scenari inesplorati nella messa a punto di nuove sostanze e nell’ottimizzazione di processi chimici di grande impatto per la nostra vita.

