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Il Socio Golini punto di riferimento degli studi demografici, mancato a Roma

Golini, Antonio

Antonio Golini nato a Catanzaro nel 1937, vi aveva completato gli studi secondari, ed era socio Linceo dal 2002. Si era laureato nel 1960 all’Università “La Sapienza” presso la Facoltà di Scienze Statistiche, Demografiche e Attuariali, con Nora Federici, una forte personalità di studiosa, che fu punto di riferimento degli studi demografici nei primi decenni del dopoguerra. Nonostante che dagli studi universitari in poi, fino alla sua scomparsa, Roma fosse la sua dimora; che la Sapienza fosse l’istituzione nella quale si sviluppò la sua carriera universitaria; e che la città fosse la sede delle molte istituzioni pubbliche che lo ebbero ascoltato consigliere o collaboratore, Antonio Golini rimase uomo del miglior Mezzogiorno culturale, profondamente interessato ai temi dello sviluppo nella sua regione, in Italia e nel Mondo. Tra questi temi, quelli legati alle dinamiche delle popolazioni erano sicuramente i più rilevanti.

L’attività di ricerca, e di promozione della ricerca, di Antonio Golini ha riguardato le migrazioni interne e internazionali; la famiglia e le sue componenti; le relazioni tra struttura per età e welfare; la dinamica demografica e l’impatto sullo sviluppo. Aveva elaborato il concetto di “malessere demografico”, con riferimento alle società nelle quali il declino demografico si combina con l’invecchiamento, riflettendo sulle conseguenze negative e sulle politiche da adottare per moderarne l’impatto. Con riferimento allo sviluppo demografico del mondo, si era spesso interrogato sul ruolo delle nuove tecnologie sulla riproduttività e sulla sopravvivenza.

Antonio Golini era fortemente preoccupato per la insufficiente inclusione delle tematiche demografiche nei piani di governo, dal livello locale a quello internazionale, e della scarsa sensibilità delle istituzioni in merito alle conseguenze sociali ed economiche delle tendenze di medio e lungo periodo. Questa preoccupazione motivò la sua intensa attività pubblicistica e di divulgazione e, soprattutto, di promotore della ricerca. Si deve a lui, al suo entusiasmo, e alla sua perseveranza la creazione dell’Istituto di Ricerche sulla popolazione, IRP, nell’ambito del CNR, del quale fu direttore, dalla fondazione nel 1980 al 1997. L’IRP, sotto la sua guida, colmò almeno in parte quello spazio di ricerca non occupato dalle università (per mancanza di adeguate risorse) e dalle istituzioni pubbliche, preposte alla produzione dei dati statistici.

Antonio Golini è stato Preside di Facoltà, rappresentante dell'Italia nella Commissione su Popolazione e Sviluppo delle Nazioni Unite, della quale fu Presidente, Direttore della Rivista Genus, Presidente dell’ISTAT. Aldilà delle molteplici e varie altre funzioni di responsabilità assunte durante la sua carriera, è stato un punto di riferimento per moltissime persone: allievi, colleghi, studiosi di varie discipline, persone a vario titolo bisognose di essere guidate nella comprensione dei fenomeni demografici. Con generosità e entusiasmo mai si è sottratto alle loro richieste; è stato animatore di gruppi di lavoro e di ricerca; presenza attiva e propositiva negli eventi congressuali e scientifici.  

 

14 maggio 2025

 

 

 

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