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La fusione termonucleare. Proposte dell'Accademia dei Lincei

Vers. 02, 9 dic. 2024

 

LA FUSIONE TERMONUCLEARE: Proposte dall’Accademia dei Lincei

F. Pegoraro, M. Tavani

Accademia Nazionale dei Lincei

L’energia prodotta dalla fusione nucleare sarà un elemento fondamentale di sviluppo dell’umanità del futuro. Il cammino percorso negli ultimi decenni è incoraggiante, ma ancora rimangono importanti problematiche da risolvere prima di rendere fruibile l’energia da fusione. L’Italia è in prima linea nello sviluppo tecnologico e scientifico, ma c’è oggi una crescente consapevolezza della necessità di un maggiore coordinamento a livello nazionale dei molteplici attori in gioco, dalle istituzioni ai settori pubblico e privato. Si tratta di focalizzare e potenziare un percorso per una strategia di ampio respiro.

 

In questo contesto, il 18 ottobre 2024 si è tenuto presso l’Accademia Nazionale dei Lincei il convegno dal titolo La Fusione Termonucleare: Scienza e Tecnologia, evento inserito in una serie di convegni su “Il Futuro dell’Umanità”, con l’intento di:

 

  1. fare il punto sulla situazione internazionale della ricerca sulla fusione termonucleare a seguito dei recenti risultati sperimentali che ne testimoniano il progresso fatto in questi ultimi anni;
  2. verificare quali siano le attività in Italia e le loro prospettive in un campo che a livello internazionale sta sperimentando significativi mutamenti sia da un punto di vista finanziario e organizzativo che di distribuzione geografica delle nazioni e delle istituzioni che maggiormente vi contribuiscono;
  3. individuare azioni che possano realisticamente potenziare queste attività in Italia in un contesto di collaborazione internazionale che da un lato evidenzi le tematiche comuni alla ricerca sulla fusione, all’astrofisica, alla fisica dello spazio, e dall’altro sottolinei i contributi che lo sviluppo della fusione può dare alla introduzione di nuove tecnologie in una ampia gamma di differenti applicazioni.

Dalle presentazioni al convegno è emerso un quadro promettente dell’avanzamento della ricerca sulla fusione termonucleare sia a confinamento inerziale che a confinamento magnetico. Esiste oggi una gamma di prospettive concrete su come procedere sia con esperimenti di grande scala che con esperimenti compatti per raggiungere il rivoluzionario obiettivo della fusione entro alcuni decenni. Diversi programmi per la fusione nazionali e internazionali vedono gruppi italiani impegnati con un notevole sforzo di Enti di Ricerca, Università e industria. Esistono consorzi per infrastrutture di fusione con partnership pubblico-privato che sono operative e in via di rafforzamento. Le aziende italiane che si fanno valere nel settore della fusione a livello nazionale e internazionale sono una risorsa riconosciuta. Inoltre, ci possono essere ulteriori prospettive di sviluppo in Italia come auspicato al Workshop. Emerge quindi la necessità di rafforzare ulteriormente le risorse esistenti e di cogliere appieno la multi-disciplinarietà delle attività legate alla fusione nucleare in Italia. A tal fine può essere utile fornire un ambito in cui considerare i molteplici aspetti tecnologici, scientifici e di impatto per la società, e formulare un progetto di ricerca interdisciplinare che funga da centro di interscambio culturale che permetta di ottenere risultati altrimenti difficilmente raggiungibili dai singoli gruppi.

È importante menzionare la sessione del convegno dedicata alla scienza dei plasmi e alla sua interdisciplinarità, portando come esempi la dinamica dei plasmi magnetizzati sul Sole e nel vento solare, e alla possibilità di realizzare in laboratorio configurazioni magnetiche con strutture simili a quelle che si osservano nei plasmi di sorgenti astrofisiche. Il collegamento tra scienza della fusione nucleare e astrofisica è infatti molto forte.

 

Nella discussione finale sono stati evidenziati diversi punti sui cui l’Accademia può direttamente portare un contributo positivo: sostenere iniziative che, come nel caso di questo convegno, sottolineino il ruolo guida della scienza per lo sviluppo della fusione nucleare, evidenziare gli impatti per la società e le prospettive a lungo termine e sollecitare in ambito universitario il potenziamento del livello di formazione. Un’azione a sostegno di una maggiore connessione tra università ed enti di ricerca nel campo della fisica del plasma è essenziale per formare da subito personale competente di cui ci sarà una crescente richiesta a seguito del moltiplicarsi delle iniziative sulla fusione.

Si evidenziano perciò i seguenti punti che dovrebbero far parte di una strategia di ampio respiro per potenziare il campo della fusione nucleare in Italia:

 

  • sviluppare i programmi correnti con un bilanciamento tra esperimenti di scala medio- grande ed esperimenti di scala medio-piccola;
  • potenziare l’insegnamento universitario della fisica e della tecnologia legata alla fusione nucleare;
  • favorire l’inserimento di giovani nel percorso che conduca alla realizzazione degli impegni nazionali e internazionali sulla fusione;
  • realizzare un ”Programma per la Fusione”, che raccordi scienza, tecnologia e valutazione degli impatti per la società, coinvolgendo Enti di Ricerca, Università e imprese per favorire gli sviluppi necessari.
Author: 
F. Pegoraro - M. Tavani
Date: 
Monday, 9 December 2024
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